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Presentazione

Il risveglio di interesse per la musica è uno dei caratteri della cultura contemporanea. L'opportunità di ascoltare in casa opere d'autore, attraverso il cellulare, il tablet, la radio, la tv, non solo non ha fatto diminuire il piacere dell'ascolto dal vivo, ma anzi lo ha stimolato. È un dato positivo, perché la musica - sia vocale che strumentale -, ad un certo livello di autenticità, può contribuire a educare ed elevare lo spirito.

Il patrimonio musicale da sempre indirizza l'uomo verso interessi culturali e lo porta, attraverso l'esperienza estetica, ad affinare il proprio spirito tanto da portarci a considerare tali opportunità come “veri eventi di evangelizzazione”.

Matteo, Apostolo di Cristo è l’Oratorio Sacro per Soli, Coro e Orchestra pensato come dono del Coro della Diocesi di Salerno per diffondere la storia del nostro amato Patrono; un notevole prodotto per introdurre vicini e lontani alla riscoperta della presenza di Dio tra gli uomini.

Un racconto che ancora oggi ci coinvolge da vicino, che ci ha interrogato tanto e che ci aiuta a ripercorrere, in quell’armonia di voci sentimenti e azioni, un tempo che è diventato storia.

Radici che si fanno musica, sensazioni che ripercorrono incontri, suppliche che trovano nella preghiera quel respiro che muove i cuori e le menti.

Per noi è tempo donato a Dio e alla Chiesa, è riconoscenza verso i fratelli incontrati in questi anni, è ricerca di quell’amore che “move il sole e l’altre stelle” e ci ricorda che grande dono abbiamo ricevuto.

Questo progetto vive grazie alla determinazione e alla fiducia di tanti che ringrazio dal profondo del cuore per essere ancora oggi “umile strumento nelle mani di Dio”.

Abbiamo accolto l’invito di promuovere opere nuove e originali al servizio della fede e della pietà cristiana, coinvolgendo le energie migliori per realizzare un’opera: un notevole contributo per la musica sacra.

Questa pagina di fede, arte e cultura, possa essere esperienza di “Chiesa viva” che aiuta ad innalzare i cuori verso Dio speranza delle genti e a vivere con rinnovata fiducia il cammino cristiano sinodale che stiamo vivendo.

Remo Grimaldi

 

L'oratorio è un genere musicale spirituale che utilizza la forza della musica unita a quella del testo, per lo più biblico o tratto dalla tradizione liturgica o dalla vita dei santi, dando vita a una vera meditazione in musica, capace di offrire un'esperienza contemplativa particolare e molto coinvolgente attraverso i sentimenti e le emozioni della musica. Infatti, l'oratorio può essere considerato un vero momento di preghiera a cui tutti sono chiamati a partecipare.

Questa nostra partecipazione all'interno dell'oratorio è rappresentata dai canti che sono inseriti in esso, come l'Inno e il canto finale, in cui il pubblico si inserisce attivamente nell'esecuzione del brano. In questo modo si annulla la distanza tra ascoltatore-esecutore e si crea invece una condivisione e una partecipazione autentica all'evento musicale, come avviene nella partecipazione al canto liturgico durante le celebrazioni.

Nell'oratorio "Matteo Apostolo di Cristo" la musica che accompagna i diversi quadri ci immerge nella vicenda dell'evangelista, guidati da lui stesso che ci offre il racconto del suo incontro con Cristo. Egli è insieme testimone e nostro compagno di cammino rendendoci partecipi della sua esperienza spirituale. Gli interventi del coro e dei solisti, infatti, sono una sorta di meditazione della Chiesa di oggi con cui essa ripercorre con l'apostolo i grandi momenti della sua vita facendoli propri. Il coinvolgimento emotivo prodotto dalla musica facilita la nostra immersione nell'esperienza contemplativa aiutandoci a vivere un autentico momento di preghiera.

 

L’Oratorio, articolato in sei quadri, tratteggia la vita dell’apostolo Matteo, patrono della Diocesi di Salerno.

Il “Seguimi” è l’elemento centrale da cui tutto ha avuto inizio: l’invito alla conversione e l’incipit di un cammino che può essere vissuto solo con la sequela alla scuola dell’unico Maestro.

Il secondo quadro offre uno sguardo generale sulla vita dell’Apostolo di Cristo, nelle diverse sfumature attraverso un inno che ricalca la chiamata, la misericordia, l’annuncio evangelico, il martirio.

Il terzo quadro annuncia la necessaria libertà del cuore che Matteo è chiamato a maturare: dov’è il nostro tesoro, lì sarà il nostro cuore. Il cristiano è chiamato a puntare “alle cose di lassù”.

Il quarto quadro delinea il volto misericordioso di Cristo che si siede a tavola con pubblicani e peccatori: la parabola del fariseo e del pubblicano in preghiera segna la strada dell’umiltà che diventa il grembo della misericordia. Il Salmo 86 è la dolce richiesta del perdono di Dio.

Il quinto quadro inserisce Matteo nel gruppo dei dodici apostoli e annuncia la bellezza della missione evangelizzatrice che Gesù gli affida.

Il sesto e ultimo quadro ci porta in Etiopia, l’ultimo atto della vita di Matteo: il dono totale della vita.  L’apostolo è prezioso agli occhi del Signore nel dono della sua vita.

Don Emanuele Andaloro e Mons. Marco Frisina